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1929-1930: primo quaderno | 29 |
ufficio che funziona da centro internazionale più esplicitamente politico, come l’Ufficio di Malines che ha compilato il Codice Sociale o come un ufficio di Friburgo per l’azione sindacale (verificare)*.
Svolgimento dei Congressi. — Ciò che viene messo all’ordine del giorno e ciò che viene omesso per evitare dissensi radicali. — L’ordine del giorno dovrebbe risultare dai problemi concreti che nello spazio tra un Congresso e l’altro si sono imposti alla soluzione, oltre che dai punti generali dottrinari intorno ai quali si formano le correnti e le frazioni. Su quale base vengono scelte o rinnovate in parte le direzioni? Sulla base di una tendenza generica alla quale si dà una fiducia generica, oppure dopo che il Congresso stesso ha fissato un indirizzo concreto e preciso di attività? La democrazia interna di un movimento (il grado più o meno grande di democrazia interna, cioè di partecipazione della base del P. alle decisioni e alla fissazione del programma) si può misurare e giudicare anche e forse specialmente a questa stregua. — Altro elemento importante è la composizione sociale dei Congressi, degli oratori e della direzione eletta, in rapporto alla composizione sociale del P. — I giovani e i loro rapporti con gli adulti. I Congressi si occupano | del movimento giovanile che dovrebbe essere la fonte maggiore1 per il reclutamento e la migliore scuola per il P. stesso? — Che influenza hanno sui congressi di P. le organizzazioni subordinate al P. (o che dovrebbero essere subordinate): il gruppo parlamentare o gli organizzatori sindacali ecc.? Viene fatta [organicamente]2 una posizione speciale nei congressi ai deputati e agli organizzatori sindacali?
Cfr Quaderno 24 (xxvii), p. 10, e Quaderno 20 (xxv), pp. 11-14.
§ ⟨39⟩. Répaci [I nipotini del padre Bresciani]. Nella sua novella (autobiografica) Crepuscolo («Fiera Letteraria» 3 marzo 1929) scrive: «A quell’epoca io già schieravo dentro di me, fortificandole ogni giorno sulle ime radici dell’istinto, quelle belle qualità che più tardi, negli anni a venire, avrebbero fatto di me una centrale di guai: l’amore dei vinti, degli offesi, degli umili, lo sprezzo del pericolo per fa giusta causa, l’indipendenza cararattere che palesa la rettitudine, l’orgoglio matto che braveggia persino sulle rovine, ecc. ecc.»*.
Cfr Quaderno 23 (vi), p. 22.
§ ⟨40⟩. La «formula» di Léon Blum. Le pouvoir est tentant. Mais seule l’opposition est confortable*.