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1929-1930: primo quaderno 27

Non ricordo il titolo esatto né il nome dell’editore. Credo che non fosse stato messo in commercio*.

Ricordare il primo volume (ediz. Lumachi o Ferr. Gonnelli) sulla Cultura Italiana di Papini e Prezzolini*.

Cfr Quaderno 28 (iii), p. 10.


§ ⟨37⟩. Turati e il lorianismo.     Il discorso sulle «salariate dell’amore» mi pare da connettere al lorianismo*. Di Turati si possono raccogliere alcuni tratti di «cattivo gusto» sul genere di «lecca, popol sovrano, lecca ma ascolta»*.

Cfr Quaderno 28 (iii), p. 10.


§ ⟨38⟩. Riviste tipo.     Terzo tipo. Critico-storico-bibliografico. Esami analitici di libri, per lettori che non possono, in generale, leggere i libri stessi.

Uno studioso che esamina un fenomeno storico per costruire un lavoro sintetico, deve compiere tutta una serie di operazioni preliminari, che solo in piccola parte, in ultima analisi risultano utilizzabili. Questo lavoro è utilizzabile invece per questo tipo di rivista, dedicata a un tipo determinato di lettore, al quale occorre, oltre all’opera sintetica, presentare l’attività analitica preliminare nel suo complesso. Il lettore comune non ha e non può avere un abito «scientifico» che solo viene dato dal lavoro specializzato: occorre perciò aiutarlo con una attività letteraria opportuna. Non basta dargli dei «concetti» storici; la loro concretezza gli sfugge: occorre dargli serie intiere di fatti specifici, molto individualizzati. Un movimento storico complesso si scompone nel tempo e nello spazio da una parte e in piani diversi (problemi speciali) [dall’altro,] anch’essi scomponibili nel tempo e nello spazio. Un esempio: l’Azione Cattolica. Essa ha avuto sempre una direttiva centrale e centralizzata, ma anche una grande va|18 bisrietà di atteggiamenti regionali nei diversi tempi*. L’Azione Cattolica nata specificatamente dopo il '48 era molto diversa da quella attuale riorganizzata da Pio XI. La posizione dell'A. C. subito dopo il '48 può essere caratterizzata con la stessa osservazione che uno storico ha fatto a proposito di Luigi XVIII: Luigi XVIII non riusciva a persuadersi che nella Francia dopo il 1815 la monarchia dovesse avere un partito politico specifico per sostenersi*. Tutti i ragionamenti fatti dagli storici cattolici per spiegare la nascita dell’A. C. e i tentativi per riallacciare questa nuova formazione a movimenti e attività precedenti, sono fallacissimi. Dopo il '48 in tutta Europa (in Italia la crisi finale assume la forma specifica di fallimento del neoguelfismo) è superata vittoriosamente per il liberalismo (inteso come concezione della vita oltre che come azione politica positiva) la lotta con la concezione «religiosa» della vita. Prima si formavano dei partiti contro la religione,