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ANEA I 263 grazione (nell’anteguerra lasciavano annualmente l’Europa circa 1 300 000 lavoratori, oggi emigrano solo 600-700 mila uomini); 6) la ricchezza distrutta dalla guerra in parte è stata capitalizzata e dà luogo ad interessi che per molto tempo sono stati pagati con altro debito; 7) un indebitamento verso gli Stati Uniti d’America (per debiti politici e commerciali) che se dovesse dar luogo a reali trasferimenti, metterebbe in pericolo qualunque stabilità monetaria. Per l’Italia il Paratore nota questi elementi della sua situazione post-bellica: 1 ) considerevole diminuzione del suo capitale umano; 2 ) debito di circa 100 miliardi di lire; 3 ) volume dì debito fluttuante preoccupante; 4) bilancio statale dissestato; 5) ordinamento monetario sconvolto, espresso da una profonda riduzione e da una pericolosa instabilità del valore interno ed esterno della unità di denaro; 6) bilancia commerciale singolarmente passiva, aggravata da un completo disorientamento dei suoi rapporti commerciali con l’estero; 7) molti ordinamenti finanziari riguardanti la pubblica e privata economia logorati. § (123). La riforma fondiaria cecoslovacca, del padre Veriano Ovecka, nella «Civiltà Cattolica» del 16 febbraio e 16 marzo 1929 \ pubblicata in opuscolo separato poco dopo. È uno studio molto accurato e ben fatto dal punto di vista degli interessi della Chiesa. La riforma è accettata, e giustificata come dovuta a forza maggiore. (In una ricerca generale sulla quistione agraria questo opuscolo sintetico è da rivedere per fare dei confronti con gli altri tipi di riforma agraria; rumena, per esempio, e trarne qualche indicazione generale metodica. Quistioni di programma). § ( 124). Giorgio Mortara, Natalità e urbanesimo in Italia, «Nuova Antologia», 16 giugno -1° luglio 1929 \ Tratta le quistioni più strettamente statistiche, osservando una grande cautela nel dare giudizi, specialmente di portata più immediata. Il numero annuo dei nati vivi in Italia è andato aumentando, attraverso oscillazioni, nel primo