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298 parte terza — cap. x

frappórre, tramezzáre, trascégliere, trasognáre. Avverbii: frattánto.


§ 7. in (davanti a labiale muta diventa im, davanti ad l, m, r assimila la n). Verbi: imbévere (rifless.), imméttere (neologismo), impiantáre, incórrere, incuòcere, impigliársi, invòlgere, ingeneráre, impiagáre, inscrívere.

Moltissimi verbi composti con in sono denominativi, cioè derivano da nomi ed esprimono per lo più azione incipiente, con senso ora transitivo, ora intransitivo. Esempii: imbarcáre (barca), imbellíre (bello), imbestialíre (bestiale), imbiancáre (bianco), imborsáre (borsa), imboscáre (bosco), imbracciáre (braccio), imbrigliáre (briglia), imbruttíre (brutto), imbellettáre (belletto), impazzíre (pazzo), impeciáre (pece), impinguáre (pingue), impietosíre (pietoso), impoveríre, inamidáre, inacerbíre, inalberáre, incalzáre, incadaveríre, incamiciáre, incammináre, incappelláre, incartáre, incassáre, innamoraáre (con doppia n). Con in si formano verbi poetici: imparadisáre, ed altri innumerevoli.

Molte volte in premesso ai verbi non ne altera in modo chiaro il significato: p. es. usiamo in molti casi promiscuamente cominciáre ed incominciáre, alzáre ed inalzáre, chináre ed inchináre, cògliere ed incògliere, frenáre e infrenáre; tèssere, intèssere.

Ciò accade pure con altre parole: p. es. perocché, imperocché; perché, imperché, ecc.


§ 8. Prefissi indicanti accostamento, vicinanza, compagnia:

a, ad (raddoppia la consonante iniziale della parola cui si prefigge, tolto il caso di s impura). Verbi: