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CAPITOLO VIII
Formazione per composizione.
§ 1. Un altro modo di formazione delle parole è per composizione; che accade quando più parole (ordinariamente due) si congiungono e stringono a farne una sola, per guisa che l’una di esse sia la fondamentale, l’altra la determinante; p. es. cassa-pánca, terra-pièno, capo-lavóro, valent-uòmo, ecc. La nostra lingua non ha, come la greca e la tedesca, facoltà illimitata di formare voci composte (tranne con alcuni prefissi); ma si attiene a quelle che l’uso ha stabilite, benehè a’ poeti sia lecito di crearne, con discrezione però, delle nuove sull’esempio delle due lingue classiche.
Nei composti ora precede la parola determinante, come in nottetèmpo, terrapièno, ecc. ora la fondamentale, come in cavolfióre, ecc. In greco e latino prevale l’ordine primo, ma al genio della lingua italiana è più conforme il secondo, specialmente nelle composizioni di sostantivi.
§ 2. La parola che nella composizione precede si modifica, quando è possibile, o colla elisione o col troncamento; per esempio: cann-occhiále, mel-aráncia, gentil-uòmo, man-rovèscio, vener-dì, caval-leggièro, ecc.
In certe parole si danno dei troncamenti irregolari, come in pòrta, mónte, válle che, componendosi con altri nomi, perdono