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138 | parte seconda — cap. xvi — pronomi ecc. |
§ 6. I pronomi relativi hanno ciascuno un corrispondente dimostrativo, e i due pronomi, considerati nella loro reciproca dipendenza, si chiamano correlativi: p. es.:
colúi, quéllo, úno, ecc. | ché, il quále |
tále | quále |
tánto | quánto. |
Chi, come abbiamo veduto, equivalendo a colúi ché, racchiude in sè stesso il dimostrativo corrispondente.
Due relativi in corrispondenza fra loro prendono talora il senso di pronomi indeterminati:
quále | quále |
chi | chi |
equivalenti ad alcúno, alcúno.
§ 7. I pronomi relativi semplici (usati senza articolo) possono anche esprimere un dubbio od un’interrogazione; ed allora pigliano il nome di pronomi interrogativi:
I. Ché? Ché còsa? Famigliarmente, sottintendendo ché, si dice anche: còsa? p. es. gli dimandò ché, ché còsa, còsa volésse.
II. Quale? p. es. qual è? — non sò quále délle dúe còse ío preferísca. In senso aggettivo davanti ad un nome si usa più spesso ché: ché uòmo è? non sò ché spropòsiti si dicésse.
III. Quánto? p. es. quánto còsta? quánti danári avésti?
IV. Chi? prende il senso di ché, ma si riferisce soltanto a persona. P. es. Chi è costúi? non sò chi sía. Di chi è? a chi? da chi? ecc. Può costruirsi tanto col plurale che col singolare: nón sapéa chi fóssero. Chi són éssi?