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l’aggettivo ed i suoi gradi 107


I. Masc. sing. in o, plur. i. Femm. sing. a, plur. e.

Esempii:

Maschile Femminile
buòno buòni buòna buòne
bèllo bèlli bèlla bèlle
sávio sávii sávia sávie
cattívo cattívi cattíva cattíve
vário várii vária várie
contrário contrárii contrária contrárie.
II. Masc. e Femm. sing. in e, plur. i.

Esempii:

prudènte prudènti
campèstre campèstri
felíce felíci
nòbile nòbili
amábile amábili
feróce feróci
súpplice súpplici.


§ 3. Accompagnando agli aggettivi gli avverbii più, méno; tánto, così, in corrispondenza di di e ché; quánto, cóme, si ha quel costrutto che dicesi comparativo; cioè si paragona il diverso grado di una stessa qualità in più sostanze. P. es. l’òro è più prezióso che il fèrro; la violétta è méno bèlla della ròsa; un’érba tánto vérde quánto lo smeráldo.


§ 4. Quando agli avverbi più o meno si premette l’articolo determinato, si fa allora il comparativo assoluto o, come altri lo chiamano, il superlativo relativo; cioè, si afferma che una qualità trovasi in una sostanza ad un grado più o meno alto, che in qualunque altra somigliante. In questo caso al più o meno