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alcune norme sul genere de’ nomi | 101 |
baróne | baronéssa |
sacerdòte | sacerdotéssa |
prióre | prioréssa |
dottóre | dottoréssa. |
§ 8. Si eccettuano i nomi di professione in -tóre (di rado -dóre), che al femminile cambiano questa terminazione in -tríce (di rado -dríce). P. es.:
uditóre | uditríce |
istitutóre | istitutríce |
cucitóre | cucitríce |
pittóre | pittríce |
imperatóre | imperatríce. |
§ 9. Anche molti nomi simili in -sóre hanno al femminile la terminazione tríce, ma con qualche altro cambiamento nel corpo della parola. Esempii:
percussóre | percotitríce |
uccisóre | ucciditríce |
difensóre | difenditríce |
invasóre | invaditríce |
possessóre | posseditríce; |
e ciò per ragione eufonica, non potendosi pronunciare nè invasríce nè possessríce. Per altra ragione eufonica da nutrítore si fa nutríce, invece di nutritríce; e da cantóre, cantatríce, (più comune è cantánte): vedi la Parte III.
§ 10. Alcuni di tali nomi in -tóre formano anche un femminile in -tóra più usato nel parlar familiare. Esempii:
stiratóre | stiratóra |
rammendatóre | rammendatóra |