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CAPITOLO VII
Alcune norme sul genere de’ nomi,
tratte dal loro significato.
§ 1. Il genere de’ nomi non si desume soltanto dalla vocale con cui terminano al singolare, ma spesso anche dal loro significato. Ecco su tal proposito alcune regole generali.
I nomi proprii di persona sono di genere maschile o femminile, secondo il diverso sesso delle persone medesime. Sono quindi maschili, benchè terminati in a od e, i nomi Elía, Isaía, Mattía, Enèa, Sòcrate, Alcibíade, Sòfocle, e simili. Sono femminili, benchè terminati in o, i nomi Sáffo, Clòto, Átropo, e simili.
§ 2. Alcuni nomi proprii sono comuni ai due sessi, ma nel femminile cangiano in a la vocale finale del maschile, P. es.:
Camíllo | Camílla |
Francésco | Francésca |
Raffaèllo | Raffaèlla |
Teodòro | Teodòra |
Cateríno | Caterína |
Giusèppe | Giusèppa |
Giovánni | Giovánna |
Luígi | Luígia. |