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chè son cose in natura reali, che si vedono e si toccano; pensiero, ragione, bene, male, si dicono nomi metafisici, cioè secondo natura, perciò che rappresentano cose ideali, immaginate ad esempio delle cose naturali e reali; ora parleremo della differenza del nome rispetto al genere.

DEL GENERE DEL NOME

Genere, dal latino genus, significa razza, qualità; ma siccome il genere è divisibile in più specie di generi, non avendo noi a parlare altro che del genere del nome, vi ho per ciò apposto una tal denominazione. Due sono i generi del nome, mascolino e femminino, formati da maschio e femmina. Del mascolino è l’uomo, tutti gli animali di maschio genere, e tutte quelle cose alle quali, forse per la loro desinenza, è attribuita la maschia qualità; del femminino è la donna, tutti gli animali femmine, e tutte quelle cose alle quali fu apposta l’idea femminina. La ragione basta a distinguere il genere degli animali, benchè in alcuni l’uso sia stato capriccioso nello applicare il genere; ma non quello delle cose; ci accingeremo quindi a determinar questo, e a sottometterlo in quanto si può a regole generali.

Perchè poi l’uso abbia voluto attribuire a certe cose l’idea mascolina e ad altre la femminina nulla rileverebbe investigarlo; basti il dire che coloro che immaginarono la distinzione del genere dell’uomo e della donna, del maschio e della femmina, essendo lor paruto conveniente, per la similitudine della terminazione de’ nomi delle cose con la terminazione dei