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soggetta a tale modificazione; così da tuono si dice tonare e non tuonare, da nuovo, novamente, da buono, bonamente. Il Perticari nel suo trattato del Trecento dice dovremo quindi scuoprire queste male radici, in vece di scoprire. Il Bartoli mi va a spolverare i testi antichi per provare che si possa scrivere suonato, brievissimo e gielo; ma come ho già detto, in quanto a ortografia, tutti ci accordiamo alla moderna.

Come ho di già consigliato, intendo che lo studiante scriva in intero tutti i seguenti verbi irregolari con lo aiuto delle sottoposte regole; il che lo raffermerà nella scienza de’ verbi, e gli terrà la noia d’aver a leggere e rileggere volumi sopra tal materia, senza perciò poterne trarre alcuna teorica. Abbiam già veduto che la maggior parte de’ verbi in ere non hanno più che due forme irregolari, le quali si posson trovare, in un batter d’occhio. Le irregolarità di quelli che rimangono si riducono a pochissime, semplificandole come segue.

La seconda persona singolare del presente indicativo è quasi sempre regolare, e la terza similmente; ma se la seconda è irregolare, la terza si forma da questa mutando l’i in e; conduci, conduce. La seconda del plurale è sempre regolare, e si prende dall’infinito; il quale se è contratto, tal persona si trae dalla parola originale, come conducete da conducere. La terza persona del plurale si ottiene aggiungendo no alla prima del singolare; conduco, conducono. La prima persona plurale dell’imperativo e del presente congiuntivo è sempre eguale alla corrispondente dell’indicativo; conduciamo. Questi e il perfetto sono i modi e i tempi che