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4oi itcuàbo darè^ cioè quali siano le cose che si danno a manre, pare si dovesse mettere la preposizione a, e non da. aggetto del verbo è alquanto; e prima di radici d*erbe si Ej ìli, tintende cioè; ma se si togliesse alquanto^ si direbbe ensmidole a mangiare ecc» fmf Cf COSTRUZIONI coi VBRBI ST^REf TOCCjÌRE^ jìSPBTTjÌRE^ tà znsL SENSO ni jìppj^rtenerje ueù ’ I • Conoscendo che a lui rocc^yj il dover dire • • «B. A H>i STA ornai il prendere partito. B. 3. Nella vostra mozione sta di torre qualpià pi piace. B. 4* ^8^^ ^^^^ ^^ )mVf(^à tanto quanto s" aspetta a lui. Caro* 5. ^ ute oi^iuU APPARTIENE di ragionare. B. lesk I verbi stare^ toccare^ e aspettare^ sono talvolta usati ,i[,}g;Senso metaforico in laogo di appartenere; perciò che una li;e;^,sa che, per esempio, appartenga a me, si può dire stare Dj^/Az toccar il luogo vicino a me. Pare che si dovrebbe ^^Mxre questa cosa sospetta^ cioè è aspettata da lui^ e non, a ^j,J; ma però che, se questa proposizione fosse così espres,,, , significherebbe anche egli spetta questa cosa^ facendo ^^^o della preposizione a si dimostra la persona a cui tende ^^ dovere della cosa che si aspetta; e si toglie cosi il senso u obiguo. fo acconcerò i fatti vostri e i miei in modo che sta-/bette. B. ’i ■ » ■■ Do questo esempio perchè si avverta che nella espresODe va bene che si usa famigliar mente, per dire che una co1 è ben fatta, s’avrebbe a sostituire il verbo stare in luogo i andare; cioè ^a bene. I f "