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36o gressa, di gentilessBay ecc; onde sùn piggito ^ san corso^ no dimagrato^ sono ingentilito* La differenza dunque che passa tara il perfetto semplice e il perfetto composto è, che quello dinota azione finita in tempo passato determinato, e questo la mostra bensì finita e compiutaf ma % per lo pii^t senza alcun cenno di tempo; come si scorge ne* primi quattro esempj, per le forme Ito trOiHitOf wete posto f hanno potuto^ e hanno fatta. Nel quarto esempio, benchè le parole poi che^ come dicemmo non è guari, determinino il tempo, si fa uso del perfetto composto n per essere questo tempo più immediato al presente che segue ciascuna se ne ivi. Se, in loogo di hanno fatta^ vi fosse posto ebbero fdtta^ si verrebbe a determinare ridea intesa per quella volta di che si parla; e quindi il seguente verbo pa dovrebbe esser posto nel perfetto semplice a/iii&; dove con Tausiliario in presente si mostra un* azione ben finita, ma ripetuta in tempo continuo e presente. Nel quinto, quantunque la determinazione del tempo sia espressa nella parola poscia che^ lo dicitore, adoperando il perfetto composto, mostra che sia ancora per andare in pilla; perchè, come dissi del precedente esempio, il perfetto composto è il più immediato al tempo presente;laddove, se dicesse andai, mostrerebbe Tazione gi^ divisa dal presente tempo, cioè non più unita ad esso per la ripetizione dello atto. Nel 6. esempio chi parla, il fa nel tempo che ancor rejpava la pestilenza. I • Bellissime donne, lo scostumato giudice marchi^ giano f di cui ieri s^ìno^ellai^ mi trasse di bocca una novella la quale io era per dirvi. B. s* Tìi sai quante busse ti Dik^ senza ragione^ il dì eh" egli ci tornò* B» 3«Questo lo j^