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349 lìilo; e il farlo gli torna talvolta a comodo, e tal altra aleg* giadria.„ Bartoli. Vi manda predando significa, manda me pregando o pregante y^oi ed equivale a manda a pregarvi. PARTICIPIO PASSATO I • A^ndo alcun danaro di suo^ e l’amico suo ape/idogliene alquanti prestati^ se ne tornò in Palermo. B. 3. Postogli la mano in sul petto, lui non dormente tro^ f^. B. 3. Fìlostrato levatosi^ tutta la brigata fece les^a^ re. B. 4» Quiifi^ gettate in terra farmi^ nelle sue mani si rimisero. B. Dicesi questa forma del verbo esser chiamata participio, perchè partecipa dell’aggettivo; il che è evidente alcuna volta, e alcuna volta no, come nel ^o^fo del a. esempio» Ma io credo che sia stato così denominato per la medesima ragione che ho attribaita al participio presente, cioè perchè partecipa dell’azione, o influisce sul verbo che esprime Tazion principale; e siccome il presente accenna azione simultanea con un’altra, il passato dinota azione che appena è cessata, quando un’altra, quasi conseguenza di questa, s’incominci. Il vero participio passato è quando uno degli ausiliarj essere o as^ere è espresso o sottinteso nel presente. Dunque nel secondo e nel quarto esempio si sottintende asfendo^ e nel 3. essendo; ed è da avvertire che, se gli ausiliarj fossero espressi, i pronomi gli e si sarebbero giunti a questi; cioè osandogli posto ed essendosi lessato. i«Troppi danari hai speso in dolcitudine. B* a. Che cosa è questa che voi mi avete patto mangiare? B. 3. Io ho testè ricefute lettere da Messina^ B. 4«Io ave-^ pa quella pietra trofata. B. La forma del participio passato è anche adoperata coi