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34o azione futura tanto’imminetite, che già si rappresenta in atto* cioè si rappresenta la persona agente in via per passa* re ali* atto medesimo; la preposizione /ler, segno di passaggio, dinota il transito dallo stato inerte espresso per il verbo essere^ all’azione che il seguente inCnito accenna. Per la medesima proprietà di lingua si dice io sono per uscire^ egli è per partire; e similmente sto per uscire^ stawi perùscire sta per partire^ stava per partire* I • Gli smemorati siete rei* B. a. /z vostro senno^ pia che il nostro awedimento^ ci ha qui guidati. B. 3, Nour SENZA CAGIONE iodico che amorc nella mente fa la sua operazione. D. 4» Nella camera de* suoi pensieri dee Vuo" mo riprendere se medesimo^ e non palese» D» (i) 5. Sapete che SONO i vicini quei che maritano le fanciulle. G. 6. Non €ho io detto che la dieta è quella che Vha a guarire? G. L*espressione de* primi esempj dipende afifatto dal porre la enfasi a proprio luogo; che è, nel primo, sopra voi nel secondo e terzo, sopra vostro senno e non senza cagione^ e nel quarto, nella camera ecc. Si può dire con pari forza FOi siete gli smemorati^ e ancora: // vostro senno, più che il nostro avvedimento^ è stato quello che ci ha ecc., cioè col dimostrativo come negli altri due testi; ma si scemerebbe di molto la virtù di quelle espressioni, togliendo loro quella concisione che le fa esser particolari airitaliano idioma. £f per lo contrario, il quinto e il sesto esempio si potrebbero esprimere con maggior forza e semplicità, dicendo: (i) Il Perticali, nel suo Cenno sopra gli Anton del 3oo, ha notate a!cnne metafore tolte dal Convito di Dante» come non più da osarsi; e questa fra Taltre ^ ma, per questa e ))er quella del vento secco deUa dolorosa povertà, io non sono della sua opinione.