↑Questa parola viene dal latino coniugare, che significa giungere con; e ciò a cagione dell’armonia con cui si lega una desinenza con l’altra, e della collegazione de’ tempi e de’ modi.
↑In tutti i verbi in ere si può togliere la v della forma dell’imperfetto, e dire temea, dicea, perdea.
↑I verbi in ere e in ire hanno questa forma anche in ièno: Tali furono che sopra alcuna tavola ne ponièno; Quasi abbandonati, per tutto languièno; Da grossi salarj e sconvenevoli, tratti, servièno. B. E così
morièno, contenièno. Alcuni hanno la poetica forma in èn, coma facèn, potèn.