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come nel seguente esempio del Gelli: Le molte e rare ^ir^ tà^ III. e molto II. signor mio^ che per fama ho sempre udito risplendere in V. S. /?. • • e l’onestò e lodewle amore ap^ PRESSO^ cK ella dimostrò portar a virtuosi componimenti toscani ecc. Nota che queste forme sono congiunzioni se non in tanto, in quanto servono a giungere una proposizione con Tal-* tra, un periodo con Taltro, perchè, quantunque la congiunzione acciò che o acciocchè sia composta di a ciò che^ queste parole non formano congiunzione nella seguente proposizione: Non por mente a ciò ch^egli dica* Cosi, quando è congiunzione allora che si dice, /a wglio alle tue angosce^ quando tu medesimo s^ogli^ porre fine^ dove sì vede che quando giunge le due parti della proposizione; ma egli è avverbio neiresempio. Quando udirete sonar le campanelle, sortite qui. Le parole con tutto ciò forman congiunzione allor che stanno in opposizione a quel che s^ è detto precedentemente, per esempio, lo non ci fui mai; con tutto ciò^ vi potrei dire chi vi è, e che vi si fa; ma non sono congiunzione nella proposizion seguente. Io ve lo manderò con tutta ciò eh* egli potrà portare. Ho fatto cenno di quelle congiunzioni che hanno egual yalore affin che lo studianfe se ne possa valere per variare lo stile; che, per essere queste parole di si frequente necessità, è un vero fastidio a sentir replicare continuamente il medesimo vocabolo. Già una gran noia è tolta con Taver divise la maggior parte dì quelle che finiscono col che; sopra la qual voce si veniva a battere senza pausa come sopra l’incudine il martello.