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gegno, pubblico, stato, aiuto, reità, Veneziano, nè in usar le forme antiquate e scartate de’ verbi, fossono, ebbeno, feceno, venneno, diciavate, sapavate, sappiendo, in luogo di fossero, ebbero, fecero, vennero, dicevate, sapevate, sapendo. Queste non sono altro che affettazioni; e non che rendere lo stile pellegrino, come forse alcuno crede, toglie a quello la forza e la vivacità. Le forme fossono, ebbono, e dicessono, fur cambiate in fossero, ebbero, e dicessero, non senza ragione, ma per variare alquanto la monotonia delle desinenze in no, delle quali tutto il verbo prima si formava. E sarebbe da desiderarsi, per lo pubblico bene, che anche coloro che sono sopra gli altri forniti d’immaginazione, d’ingegno, e di scienza, si volessero uniformare a quella armonia di parole dall’autorità dei sommi e dal general gusto approvate e accolte, affin che i giovani potessero trarre da’ loro scritti utile e diletto; dico i giovani, perchè questi son men pazienti a tollerare; e basta loro abbattersi in un piuvicamente o in un temporali1, perchè s’infastidiscano subito, e senza più dannino l’autore. Queste artificiate trasformazioni di vocaboli a che vagliono elle fuor solamente a recare il purismo in dispetto, e con esso mettere i suoi seguitatori in derisione?

Nel comporre questa seconda edizione io non ebbi altro davanti agli occhi che li scrittori classici i quali mi hanno fornito gli esempj per le mie speculazioni; ma non volli leggere nessuna opera che trattasse

  1. Antiche voci per pubblicamente e tempi.