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FINITI IN VOCALE. 87 §• 150. I pochi temi radicali che finiscono in rar, cosi al maschile come al femminile, nel Nom. e Voc. Sifig. pigliano re per desinenza ; e in tutti i casi debolissimi ( v. §. 90, 3) fognano la lor finale e si declinano quindi come temi finiti in consonante (v. §. 147 c seSS-)- Serva d’esempio frèrrareT, ni. f. (da fura, tutto, -+- rer, reggere), onnireggente. Singolare. Duale. Plurale. Nom. Voc. frèrareire fòrafa friv<mirex Acc. fTrarem furarerex Strum. fararet frerarenrern furarerfrere Dat. furare frèrarerwire Abl. furare*
Gen. furarefa furarei re Loc. frerafre
furaretre Come furareT si declinano gq-irer, tn. f. (da grqf, conca, -4- «rer, soffiare), conchi soffiante, e retrereT, m. f. (da reìre, sorta di pianta, -+- rei. bere), soma bevente (cioè che ne bee il sugo). Questi composti, potendo, come aggettivi, diventar neutri, raccorciano in questo genere l’rai finale secondo il §. 96, e si declinano quindi come rare n. (v. §. ia5). §• 151. ?T?T, m., nome di Gandarvo, forma il Nom. e Voc. Sing. come ffagreu (v. §. i3o); all’Acc. Plur. piglia la desinenza ^ (v- S- 1 II); e conserva in tutti i casi l’rar finale che fa composizione eufonica colle desinenze comin- cianti per vocale, secondo il §. 21, 2. Eccone l’intiera declinazione: Singolare. Duale. Plurale. Nom. Voc. ?T3Tre ?rft 3T?Tre Acc. ?T3T* ?x?rre Strum. 3t?t gunfrère Dat. ?it ri 1F1 «ire Abl. riiriire Gen. rii ri! re Tròre Loc. 3TÒ riiril^ 88 D