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no» aver luogo ne’ participi presenti in rare di forma rad- doppiativa c nei temi finiti in gruppo cominciante da t o re, onde p. e. frerere (part. di >|, cl. 3portare), portante, rererar, ben-saltanle, fanno frerefre, rereftre, ovvero frerefrar, rarefare. vj t ' . / \9 ' ' O 4) I temi uscenti in re allungano dinanzi a cpiesta lettera la vocale, onde p. e. rerere, nome, vfrere, ricco, fanno rererfre, vretfre- 3) I temi finiti nei suffissi rare gre rere , oltre all’in- serire la nasale (*) dinanzi a re conforme a 2, allungano ancora la vocale del suffisso, il cui re, se preceduto da god re, passa, noti ostante l’interposizione dell’anusvara, in re conformemente al §. 48,111, c, onde p. e. rere?*, animo, rullare, splendore, 'rerare, occhio, fanno rererfre, ratfretrre, rererfre. Accusativo. §• 113. I. Questo caso ha comune col nom. c voc. la desinenza rare (cf. §. 114, 1): a) nei maschili o femminili finiti in consonante o dittongo; b) e nei monosillabi terminanti in ^ od re», onde p. e. regre, in., rerre, fi, ret, ni. f., che conduce, ret, fi, in. fi, che taglia, g, fi, fa, fi, t, fi, fanno ragrere, rerrereN, frerere, frerere, gpp*, rerere, rerure, rnw. II. I temi maschili terminanti in vocale breve e, se polisillabi, anche in lunga, prendon re per desinenza e allungano la lor finale, onde p. e. gre, grgT, n. pr., rerfre, rerat, sole, rerg, gg, ballerino, frag, fanno grerre, grgrre, reratre, raratre, WQ III. I polisillabi femminili terminanti in semplice vocale prendono per desinenza rex e allungano la lor finale, onde p. e. grer, refre, re?!, òg, rere, renj fanno grerre, rererò, regtre, IV. I neutri fanno in questo caso come al nominativo e vocativo (v. §. 114? II)* Strumentale. §.446. La desinenza caratteristica di questo caso è freg,