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FORMAZIONE DEI CASI. 7 7 fanno in questo caso regfa, rerfre, regfrè, ttr, reTfa, fafa, refa (o faretre, rereT* ), rerfrfra, reufa, regfar (o rentfu, v. ois. c), e re?n*, re«nre, reunre, farer* (o, secondo II, re#t, faft). Osservai-, a) I temi finiti in ra fondono questa vocale coll’g in un re secondo il §. 21, 2, b, onde p. e. gjre, m. n., fa al locativo rare, b) I femminili in raT inseriscono (come al §. 107, III, oss.) dinanzi ad reng la semivocale re, onde p. e. rarer fa rarerrer*. e) 1 maschili, i femminili e, ad arbitrio, i neutri finiti in ^ gunano questa vocale in rat (v. §. 19), onde p. e. fag, m., rerg, f., rerg, n., fanno ftnrft, renrft, refaft (o, secondo I, rergfar). II. T temi maschili e, ad arbitrio, i femminili terminanti in g od 3 formano il locativo ponendo rat in cambio della loro finale, onde p. c. rerfa, m., rerg, in., refa, fi, óre, fi, fanno refar, rerret, rerer, rèret (ovvero, secondo I, rererrg, farerg). DUALE. §. 109. In questo numero sono sempre identici: 1) Nominativo, Vocativo e Accusativo; 2) Strumentale, Dativo e Ablativo; 3) Genitivo e Locativo. Nominativo, Vocativo e Accusativo. §. HO. I. Pigliano, in questi tre casi, la desinenza fa: a) i temi maschili 0 femminili terminanti in consonante, nelle vocali ^ ra rej e in dittongo; b) i maschili in ra; onde p. e. rereg, m., reire, fi, re?!, fi, re!, fi, regx, fi, re, fi, fag, m., rerg, fi, ret, fi, rare, m., fanno refart, rerret, refa, faret, refa, reret, facfa, HTtfa (entrambi con gunamento di gr, v. §. 19), reiret, qret (v. §. 21, 2, d). IL 1 temi maschili e femminili in g ed 3 allungano queste vocali, onde p. e. rerfa, m., refa, fi, renj, m., rere, fi, lamio rerret, rerrt, rerg , òg • III. I femminini in rar cambiano questa vocale in re, onde p. e. qret fa spi.