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FORMAZIONE DF.I CASI. Dativo. 75 §. 10G. T. Il dittongo 3 è la desinenza più comune di questo caso, onde p. e. fa, f., fi, frig, m., mg, fi, fa, m. fi, qqw, m., 7T3 , fi, .fg$, n., loto, al dat. fanno ffa, fa (v. §. 23), fri#, mfa (▼• §• 22)> ^ (v- §• 2^)’ *1^’ Jo- Vedi inoltre ITI, oss. b. Osservaz. a) I maschili e femminili in g ed 7 davanti alla terminazione 3 gunano la loro finale (v. §. 19), onde p. e. fari, m., fari, fi, mg, m., e rig, fi, passando in qfa, uri, mfa, rifa, fanno al dat. qrfa, mfa, mfa, rifa (v. §. 25). b) I neutri in g 7 e, ad arbitrio, in inseriscono 3(0 qr, secondo il §. 41, c) dinanzi ad 3, onde p. e. mfr, 3g, qrg fanno qTftfa, 333, qrgfa o qfa. Vedi inoltre III, oss. b. II. I temi uscenti in ut formano il dativo ponendo urrq in cambio della lor finale; e così p. e. ?3, ni. n. fa gjmq. III. I femminini terminanti in semplice vocale hanno per più comune loro desinenza ri, onde p. e. qfa, 33 fanno fa, qfa (v. §. 22). Osservazioni, a) I temi femminili in un inseriscono davanti alla desinenza ri la semivocale q, onde p. e. ?m fa qrmri. b) I monosillabi in ^ ed qì e i femminini in g ed 7, oltre alla desinenza 3 (v. I; I, oss. a ), possono anche prendere ri, onde p. e. fa, g, 3fri, rig, oltre a ftfa, gri, 3ìfa e rifa, possono ancora fare friri, gri, 3#, rifa (v. §§. 22, 23). Ablativo e Genitivo. \ §•107. I La desinenza più comune di questi due casi c ut? che pigliasi: a) dai temi finiti in consonante o dittongo, onde p. e. 3qg, m., m?, fi, ggg, n., t, m. e fi, fa, fi, fanno qqrro , qru?, gggq , TT33x, ; b) ad arbitrio dai monosillabi femminili terminanti in f od qi, onde p. e. rii e ? fanno friq? e gq? (v. §. 23), (ovvero, secondo TU, frim?, g3T?) c); dai neutri in g 7 e, ad arbitrio, in che tra 7G FORMAZION