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FRA VOCABOLO E VOCABOLO, ECC. 69 questo è l’uso più comunemente seguito), ren-gurr. 2) Inoltre tra re nata eia re secondo il §. 68, e 31 iniziale, sia che che questa sibilante si rimanga inalterata conforme al §. 68, sia che essa mutisi in secondo il §. 84, 4, può inserirsi un re; onde p. e. u-rre con rarur, oltre a ms-reMi se- • \ O v) condo il §. 68, e reterei secondo il §. 84, 4, può anche fare rermrerrer o, secondo l’uso più comune, urvmrreT. §• 83. 3 iniziale, preceiluta dalle sonore re 3 ? re (anche se nate secondo il §. 63) può passar nella loro corrispondente aspirala (re 3 V re), onile p. e. rer^, che dinanzi ad 3 passa, secondo il §. 63, in refa, con può fare --limerò o reurerfÌT, il discorso rapisce; re? con 3^3 re?3^re o rigare , quell'aratro. ALTERAZIONI E PERDITA DELL’ACCENTO (v. §. 14). §. 8G. 4) In vocabolo accentalo, sia isolalo, sia iniziale di sentenza o d’emistichio (pàda), le sillabe che ne pre- cedon l’acuto o l’indipendente circonflesso, hanno tutte il più grave. Fuor di tali casi questo si riman solo nella sillaba che trovasi immediatamente dinanzi all’acuto o al circonflesso e l’altra o l’altre precedenti dipendono dalla finale del vocabolo anteriore; la quale se è accentata d’acuto, la seguente iniziale piglia il circonflesso e l’allre il grave; se di circonflesso o di grave, le seguenti diventan gravi. 2) Una sillaba finale originalmente fornita di grave o di subordinato circonflesso, vale a dire di quel che viene immediatamente dopo l’acuto, e seguita da sillaba fornita d’acuto o di circonflesso indipendente, mutasi in più grave. §• 87. 4) Se una finale accentata d’acuto fondesi, secondo i §§. 5q, 58, con una seguente vocale accentata di circonflesso secondo il precedente §., ovvero di più grave, la formatasene vocale o dittongo può avere ad arbitrio l’acuto o il circonflesso; ma solo quest’ ultimo, se la vocale o il dittongo sono nati conforme ai §§. 59, 60, 1, a. 2) L’acuto, fuso coll’acuto ovvero col circonflesso indipen- 60 MUTAZIONI EUFONICHE