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FRA VOCABOLO E VOCABOLO, ECC. 41 grò (noni. plur. masc. del pronome regre , quello), onde p, e. gr! afa, questi due Ilari, fgun gm, questi due 'ì'isnà, afa reg , quelle due fanciulle, grò gat, questi due cuoco- no, reat fan:, quei signori; non però, se seguiti da gg, come, i duali arerò e g»rò, il marito e la moglie, arò, le due gemme, ùgrò, il cielo e la terra, onde, secondo il §. 5q, a«ròg, gmnrò, agirò, ùgrerò; 2) le particelle raono- grammate (eccetto rei, come prefisso e preposizione), onde p. e. g gre, oh! Indro, g gare, oh! signore di Urna, ma da rei con reamg, secondo il §. 5^, reTarnr, sino alla fine, con gag, caldo, giusta il §. 58, reròu, caldetto, tiepido; 5) nella più parte de’ casi talvolta gli epici (e anche i poeti posteriori), massime nella cesura, dove incontrasi assai spesso l’iato, eziandio contro i §§. 5^, 58. §• 62. Veggasi nella pagina seguente il Prospetto delle REGOLARI MUTAZIONI DELLE VOCALI SECONDO 1 §§. 5^-60, nel quale partendosi da due numeri qualsiansi, l’un laterale, l’altro superiore, viqnsi ad avere nel lor punto di contatto il risultato eufonico dell’incontro delle due vocali (finale cd iniziale) da essi numeri rispettivamente segnate, onde p. e. 5 laterale e 12 superiore danno % che è appunto il risultato delle vocali (g-HÒ) segnate da questi due numeri. Si noti inoltre che quanto alle linee orizzontali notate dai numeri 11 -14 il risultato può anche (secondo il §. 60, 1, b, 2) modificarsi colla semplice perdita delle mediane semivocali g g, onde verbigrazia per regi (linea 11) e per regi (linea i3) può stare re rei, e così via via dicendo.