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In questa grammatica si espongono le regole appartenenti al sanscrito proprio. L’ordine tenutovisi, se non è rigorosamente conforme al progresso genetico degl’idiomi indoeuropei, è però quale fu creduto il meglio acconcio ad agevolare lo studio della lingua, al quale proposito è principalmente indirizzato cotesto libro. Mirando sempre a quella brevità che, insieme colla chiarezza, forma una delle precipue doti delle scritture didattiche, non solo mi sono studiato di porre le regole nella più concisa maniera che per me s’è potuto, ma ho pur lasciato fuori tutto quello che non cadeva proprio in esse regole; e non toccai quindi nè degli arcaismi del dialetto vedico nè delle molte conformità che la grammatica sanscrita tiene con quella delle altre favelle ariane1. Non ho trattato della sintassi, perchè questa parte dell’antica favella

  1. A questo proposito pubblicherò, se a Dio piace, gli Elementi del sanscrito come fondamento della grammatica comparata delle lingue indoeuropee, avuto specialmente riguardo al greco ed al latino; dove sarà trattato più o men largamente delle principali analogie, che col sanscrito hanno le lingue affini e massimamente le due mentovate. Sarà questo, come dire, un compendio di quella grammatica comparata la quale non mancherà, secondo che io mi confido, di essere quando che sia insegnata presso le varie università italiane.