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meriggio, c »-#■, antimeriggio, possono, dinanzi a que- slo suffisso, prender la forma del Locativo, onde p. c. girare» o retofrt’ alitimeriggiano. Dopo frig, lungo, reirfi, »»? (v. §. 2?>7) e, ad arbitrio, dopo re» (che si contrae in fa), nuovo, e re, anticamente, il suffisso re» è surrogalo da j?; onde p. e. taira, accaduto da un pezzo, fa?», o vjra, nuovo, giovane, recente.— Il tema femminile termina in J. XXX. rere forma il superlativo (v. §. 197, I). XXXI. rerefo e reto? (propr. Àcc. Sing. femm. dei suff. rere, rei, V. §. 197, I) formano, questo il comparativo, quello il superlativo degli avverbi (cf. §. 2/p), onde j). c. da »»#, nell' antimeriggio, si là gto^reiTre , più nél- l'antitneriggio. Osservazione. Questi suffissi possono anche prendersi dal verbo finito, onde p. e. da rererre, cuoce, rerefrerenre, più cuoce, rerefrerereT?, cuoce assaissimo. XXXII. re», aggiunto a numeri, forma aggettivi col scuso di diviso in tante parti e, nel neulro, anche ili sostantivi che importano per rispetto al numero quel medesimo che coppia o paio verso due, onde p. e. da fa, due, si fa tare», bipartilo, coppia, paio, da rerei, quattro, regre» (v. §. 74, II, eccez. 2), quadripartito, tetrade, quaternario. L’accento si mantiene quale è nel tema primitivo, e il femminile si forma per mezzo d’^. XXXIII. rei forma il comparativo (v. §. 197, 1). XXXIV. re»?. Vedi rerero. XXXV. rere, affisso a nomi e pronomi, forma avverbi (principalmente di luogo, come pure alcune particelle), massime col valore dell’Ablativo (in senso di partenza, allontanamento), onde p. e. da »», giustizia, si fa vrère», secondo giustizia, da re», nuvola, torre» , dalla nuvola 0 dalle nuvole, da »rre, villaggio, qirerey, dal villaggio, da rein, settentrionale, reraire», nel settentrione, da «re, fina, rarere», da ultimo, da reut, mezzo, reurrere nel mezzo-, dal mezzo, da rarfg, principio, rarfgrere, da 0 in princi¬