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. 309 II. Nei due Futuri, nel Condizionale e nel Precativo flettcsi in analogia del primitivo da cui deriva, conformemente ai §§. 34o-34? onde p. e. ri# e rifaq fanno nel Sing. Fut. I ritofriqrfra, ronrfw (p. 1), ritofrnrrfq, #srrfa (p. 2), ecc.; Fut. II ritafriròTfri, ririsrrfri (p. i)> ritafarefa, ririiròfa (p. 2), ecc.; Condiz. urritifumi , rerihirey (p- 1), .reritaftnqq, rerivw? (p. 2), ecc.; Prec. qtfajnrey, rifareray (p- 0; rif- fajny, rifarei? (p. 2), ecc. CONIUGAZIONE DELL’ INTENSIVO II. §• 403- L Ne’ tempi speciali questo Intensivo flet- tesi a norma della Coniugazione I (v. §. 268 e segg.); e perchè, come s’ è detto (v. §. 390, 1), prende generalmente le desinenze atmanepadiche, esso viene così ad avere, mediante il suo q caratteristico (v. 390, 2, b), una speciale analogia di finimenti coll’Atmanepado della classe 4 (v- §§■ 258, 4; 271) e col Passivo (v. §. 353). L’accento si governa come in questo (v. §. 353), cade cioè sulla vocale vegnente dopo q di q, fuorché nell’Imperfetto dove pigliasi, come sempre, dall’ aumento (cf. §. 263) (v. III). II. Ne’ tempi generali il q caratteristico , se viene immediatamente preceduto da consonante, cade; se da vocale, getta via re, onde p. e. riffaq e rifare passano rispettivamente in ri#?, rifa? Questo Intensivo ha pur esso il Perfetto perifrastico e l’Aoristo della maniera quinta (cf. §. 4<>4> I); nei due Futuri, nel Condizionale e nel Precativo piglia sempre l’y copulativa (v. §. 251, I, 2); e non guna nè vridda mai l’ultima vocale del tema. S’avvertano quindi i §§. 3o8-35o (v. III). III. Servano ad esempio della coniugazione dell’Intensivo II, così pei tempi speciali come pei generali, riffaq (da fax, diventare) e rifare (da fag , fendere). 310 INTENSIVO.