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IUGAZIONE (ury, mro, h?, *?, w», fa?) gettano questa per dar luogo al carattere coniugativo, onde p. e. q?, bagnare, nel tema debole fa qy e non qqg , nel forte qqy e non qqvy. 2) La rad. y?, ferire, uccidere (circa il cui ? si avverta specialmente' il g. 4o) 11 e*’ temi forti, davanti a desinenze cominciami per consonante, piglia % in cambio di », onde nel Pres. Sing. y»fa, ,y»f», y»fe; nellTmperf. a e 3 p. Sing. un# , o »g»? (v. §. 52, i); nell’Imperat. 3 p. Sing. y»g; ma dinanzi a vocale conserva », onde p. c. nella i pers. Sing. dell’Imperf. ury»??, e dell’Imperativo y»?# (Sing.), g»?xq (Duale), g»?m (Plur.). 3) fa?, offendere, ne’ temi deboli con desinenza cominciante da vocale può prender l’accento sulla prima sillaba, onde p. e. faqfwr ovvero fife far (cf. §. 281, 19, 2). 4) L’uso d’un tema debole in cambio del forte, di cui a pag. 200, nota 1, ha principalmente luogo in questa classe per tutte e tre le pers. Sing. dellTmperf. Parasm., nel qual caso le ultime due in cambio della desinenza q, ? pigliano ur?, »?, onde p. e. urgy? per (p. i, da 5?) »fwx, per urta»? (p. 3, da fri?). SEZIONE SECONDA (Classi V, Vili, IX, v. §. 278). Classi V, FUI. 4 g- 286. 1) Queste due classi formano, secondo il §. 258, 5, 8, il tema de’ tempi speciali aggiugnendo alla radice, la prima (cl. 5) y ovvero, conforme al §. l\\, c, gj, la seconda (cl. 8) q, onde da fri, raccogliere, si fa friy (cl. 5), da q?, stendere, qy (cl. 8). 2) I temi forti (v. g. 277, 1, a) si formano gunando l'q finale, onde p. e. friy diventa friqri, »y qqf. 5) L’q finale del tema debole: a) dinanzi a vocale, se c preceduta da una sola consonante, passa in q, ma, se