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io4, H)1 ; nel Plur. segue la declinazione dei nomi maschili in ur (v. §. 124). 3) Lo Strum. al Sing. prende la desinenza rt (v. §. io5, I), ma con inserzione di q; al Duale «tt? (v..§. ih, o«.), al Plur. fa» (v. §. i 16, I), in ambo i numeri con allungamento della finale del tema. 4) Il Dat. ha nel Sing. e Plur. la desinenza *q» che pel pronome della Prima Pers. Sing. s’attenua inqr?; nel Duale è simile allo Strum. 5) L’Abl. Sing. e Plur. ha per desinenza ?; nel Duale è simile allo Strum. e Dat. 6) Il Gen. Sing. e Plur. formasi verisimilmente d’antichi pronomi possessivi che al Plur. presentano la forma del Nom. o Acc. Sing. u. (cf. mei, tui, nostrum, vesti-uni)] nel Duale segue la declinazione de’ terni in r (v. §. 124). 7) Il Loc. Sing. prende la desinenza? (v. §. 108, I), ma con inserzione di q; nel Duale è simile al Gen. ; nel Plur. piglia la desinenza » (v. §. 119), con allungamento della finale del tema. IV. Infine è da notare come l’Acc. il Dat. e il Gen. hanno ancora una seconda forma, monosillaba e disaccentata (v. §. i4), la quale nel Sing. è la medesima per gli ultimi due e in ciascuno degli altri numeri sembra fondarsi su tema diverso ed è una stessa per tutti e tre i casi. Ecco l'intiera declinazione. Singolare. Duale. Pers. 1.* Pers. 2.* Pers. 1.* Pers. 2.* Nom. ur|» il? Rtrò? qrò? Acc. »f? 0 »t frò» o ro o rii o qr» Strum. riqr rJqr RTrò«rr» ?vW»x Dat. rivra 0 ri 0 ri o rii 1 o qr? (1) Se già non ha soltanto »^ (cf. §.. 104, I) con allungamenlo della finale del tema.