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i | 20 DECLINAZIONE DEI TEMI in tutti i casi su quella prima sua l'orma, onde Sing. Nom. rttt, Voc. uh-ta, Acc. R77TUI», Strum. unrta, ecc. — Il tema femminile derivasi da utt? secondo il §. 97, H, onde urtar\, cavalla, che segue la declinazione di 7? (v. §. 137). §. 469. R»7, n., giornó, in tutti i casi deboli (v. §. 99, 2) si flette sul tema ut»», circa il cui », si avverta il §. 48, T, l>) II, 1. Eccone l’intiera declinazione: Singolare. Duale. Plurale N. V. Acc. urg» urgrò 0 u?f urgrta Strum. uqrr urgtan», urfata Dat. urjg unta? Abl. uqr» Gen. — uqnn Loc. unta ° un? 0 un:» Inoltre un» viene ancor surrogato da un», al Nom. Voc. Sing. masc. nella fine de’ composti (ne’ quali però ha più comunemente luogo il tema un o ut?), onde p. e. glfag?, (= gta -f- un? ), m., che ha lunghi giorni, fa in detti casi gita gì»,, gf»n», ( V. §. 181 ), ma all’Acc. Sing. qtvTqnn» , Duale Nom. Voc. Acc. giùnta, Plur. Nom. Voc. glfagmi?, Acc. glvqs», (cf. §. 70, III, 1); nel rimanente come nel semplice, onde p. e. Strum. Sing. glvr^r, Plur. gttagtar»,. Osservazione. Quanto agli altri temi di non intiera declinazione veggansi: per rt»?, »g? e 5?? il §. 126; per ure?, uror?, gv», e ^ttt? il §. 134; per ggr? e 137? il §• 1 Sg; per ò?reg?, 777? 777? il §. 171; per #ta? d §. 182, 2; per gir? il §. 191. Temi in ?? . §• 470. Questi temi hanno una declinazione in parte a- naloga a quella dei finiti iu ut? in quanto gettano via ? nel Sing. Nom. e, nel neutro, Acc. e, ad arbitrio, Voc., co-
