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TEMI aTTRTa otrt?, eoe., Plur. Noin. Voc. Acc. hi?fa, e Acc. anche ?fa, Strnm. Tifata o fatax, ecc. Terni in § cil a>, f in. (v. §. g4, TI, \, b). §•157- I polisillabi femminili in ^ ed ? che formano la maggior parie dei temi finiti in queste vocali, hanno tra loro una totale conformità di flessioni, salvo in ciò che i terminati in ^ al Nom. Sing. non prendono ?. Del resto circa la loro declinazione non accade avvertire altro se non che al Sing. Voc. accorciano ^ed (v. §. io3, IV), Dat. Abl. e Gen. Loc. prendono le desinenze caratteristiche del femminino (ri, una, un?, v. §§. 106, III; 107, III; 108, I); all’Acc. Plur. ax ; dinanzi a desinenza cominciante per vocale'imitano la finale nella corrispondente semivocale, se- condo il §. 22; e nel G.en. Plur. inseriscono a (o qr) fra il tema e la desinenza. Tipi di declinazione: azi, fiumana, a? , donna. Singolare. Duale. Plurale. Nom. afa afa aifa ama aia? Voc. afri

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— — — — Acc. ari# — — afaa Strnm. am asar afa«rra 33*ar? afafta avfaa \ Dat. at 3#

artara ^ \ agna Abl. ama aiara \


Gen. ama aiata \ \ agro? Loc. ama 3iara

Eccez. ed oss. 1) urfa, donna co1 mestrui, afa, corda, ari, nave, cufaì, n.pr., e arri\,fumo, al Nom. Sing. prendono, contro il §. 102, III, 1, la desinenza a, onde mata, ecc. 2) I polisillabi femminili, di cui in questo §., quali membri finali di composti m. f., declinansi in ambo i generi come quando sono semplici , fuorché nell’Acc. Plur. m.,