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Il sole che indarno nacque,
Il sole che indarno muore,
Versa un cruento fulgore
Sopra il silenzio dell’acque.
Che mare è questo? Si stende
Senza confini, deserto,
Come l’incognito, incerto
Mare d’antiche leggende.
Che cielo è questo? Di lume
V’arde una lenta agonia,
Come d’un cielo ove stia
Morendo l’ultimo nume.
Via per l’intermine piano
La negra vela mi tragge,
Lontan da porti e da piagge,
Ancora, ancor più lontano.
Verso l’occulto soggiorno
Da cui nessuno risponde:
L’Elisio o l’Erebo, donde,
Nessuno mai fa ritorno.