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O l’altra del re somaro;
   O quell’ancora del santo
   Che disse al diavolo: Intanto,
   Pigliati questa, mio caro.

Suvvia! con ordine, ammodo!
   C’era una volta... ma e poi?...
   Così! benissimo! voi
   Cantate ed io me la godo.

Daccapo! C’era una volta...
   Che cosa c’era, buon Dio?
   Ho da cantarvelo io?
   Nebbia ce n’era di molta.

E dàlli! Sembra, Dio buono,
   La favola dello stento.
   Un altro po’ m’addormento.
   Andiamo! daccapo! a tono!

Ecco! niente paura!
   Un po’ più forte, contralto!
   Vi guarda il sole dall’alto,
   Ed io batto la misura.

E tu, Ghituccia, t’accosta;
   Non rimaner sempre in piedi:
   E se ti pizzico, credi
   Che non l’avrò fatto apposta.