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Io, vedete, son contento;
E venga che ha da venire,
Il diluvio, il diesire,
Io, per me, non mi sgomento.
Che cosa sarà domani?
Che cosa sarà stasera?
Si grattin gli altri la pera;
Io me ne lavo le mani.
E terminata la festa,
Dirò, giacendo supino,
Sia ringraziato il destino,
E buona notte a chi resta. —
Datemi, anime care,
Fiori selvatici a josa,
E datemi pur qualcosa,
Qualcosina da mangiare.
Quello che cápita: un pollo;
Quattro salsicce di rito;
Un porcellino arrostito....
Son così presto satollo!
(Quei porcellini arrostiti,
Come mi fanno patire!
Mangiandoli, parmi udire
I lor pietosi grugniti.