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Chi fu quel pocodibuono
Che osò chiamarle un flagello?
Nulla quaggiù di più bello;
Nulla quaggiù di più buono.
Quei che con lingua impudica
Presume di dirne male
È un tanghero senza sale
Che non sa quel che si dica.
Saranno a volte un po’ matte,
Ed anche un po’ birichine;
Ma, nel far vezzi e moine,
Che impareggiabili gatte!
Ond’è che per mia salute,
Quand’ero giovine topo,
E, se non erro, anche dopo,
Mi sono molto piaciute.
Ed esse, buon pro lor faccia,
Mi furon sempre benigne....
Non dite che nulla strigne
Chi molto, anzi troppo, abbraccia. —
Di grazia, per qual cagione
Avrei da essere triste,
Se tutto quello ch’esiste
Ha la sua brava ragione?