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E forse anche ti diede
   Qualche onesto piacere,
   Di quei che fan godere
   Un mondo chi ci crede?

Da questa spoglia opima,
   Formata con tant’arte,
   Che ciascuna sua parte
   Pretende esser la prima,

E con l’altre s’azzuffa,
   E vuol cacciarle in basso,
   Mentre l’anima, ahi lasso!
   Inutilmente sbuffa,

Suda, e tanto per dire,
   Raccomanda l’accordo?
   Ah, non v’è peggio sordo
   Di chi non vuole udire. —

Lo so: non eri fatta
   Pel mondo ove nascesti,
   Pei consorzii indigesti
   Della prode tua schiatta.

Non eri fatta, no,
   Per la vana fatica,
   Per la voglia mendica
   Che vorrebbe e non può.