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WILDSEE


Solitario, perduto
   Tra queste selve oscure,
   Come sei cupo e muto,
   O picciol lago! Eppure,

Chi ti miri dal lembo
   Della scabrosa riva
   Sogna che nel tuo grembo
   Alcuna cosa viva. —

Che fa laggiù, nel fondo,
   La favolosa ondina,
   Segregata dal mondo,
   Nel freddo umor supina?

Sciolte nel freddo umore
   Le chiome lunghe e spesse,
   Ove uno scialbo fiore
   A un’aliga s’intesse?