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Amò la Ghita viva,
Tedesca malaccorta:
Amò l’esperta argiva
Elena, benchè morta.
Insomma, o dolce viso,
Fece d’ogn’erba fascio;
Poi volò ’n paradiso,
E in paradiso il lascio.
Ma quel baron coll’effe
Di Mefisto demonio
Ebbe il danno e le beffe
Pel turpe mercimonio.
Giacchè non è permesso
Far d’anime baratto,
Pegno, fedecommesso,
Nè patto, nè contratto.
Anche quando non vale
Il becco d’un quattrino,
È l’anima immortale
Un alito divino.
Non s’ha a dare pel costo
Nemmen d’un milïone:...
Il corpo sì, piuttosto,
Che non vale un bottone.