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All’ombra di quel pino,
Che s’innalza sublime,
Ella pianse un mattino
Al suon delle mie rime.
Pianse (la vedo ancora!)
Teneramente. Oh, lieti,
Oh, cari affanni! Allora
Ella amava i poeti.
Là, dove son le frante
Rupi al salire inciampo,
Ella con man tremante
Mi porse un fior di campo.
Un fior più che vermiglio,
Un fiore sanguinoso,
Ch’avea strappato al ciglio
D’un borratel sassoso.
Ed io tuttor conservo
Quel fiore inaridito
Tra i fogli d’un protervo
Libricciuol proibito.
Qui le sostenni il passo;
Qui le fui scudo al petto:
Ivi al bel corpo lasso
Feci tra l’erbe un letto.