Pagina:Graf - Le poesie, Chiantore, 1922.djvu/1084


Patrïa mia maledetta,
  Dove il mal seme d’Adamo
  Fa contro sè la vendetta
  Inconsumabile, io t’amo.

T’amo per l’azzurro blando
  Che rasserena i tuoi cieli,
  E per la nube che errando
  Vi scioglie i candidi veli.

Per le dïafane aurore,
  Per i focosi tramonti,
  Che abbagliano di stupore
  Gli sconfinati orizzonti.

Per le stellate tue notti,
  Per la tua pallida luna,
  Riscintillante sui fiotti
  Degli oceàni in fortuna.

T’amo per l’ombra e pel verde
  Sacro delle tue foreste,
  Dove il mio core rinverde,
  Di cittadin fatto agreste.

E t’amo per ogni cima,
  Che fuor della nebbia greve,
  Nell’aerea luce sublima
  La castità della neve.

T’amo per i tuoi deserti,