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La fata | 87 |
Di quelle chiome d’oro
Che ai venti ell’abbandona,
E non voglion corona
16Nè d’oro nè d’alloro.
Sull’orlo era seduta
Della fonte gioconda;
Si specchiava nell’onda
20E sorrideva muta;
Intanto che, nascoso
Tra ’l verde, un usignuolo
Gorgheggiava un a solo
24Molto melodïoso.
Quando le fui vicino,
Si volse all’improvviso
E mi guardò nel viso
28Con un atto divino.
D’esser nuda parea
Non sapesse nemmeno,
Così schietto e sereno
32Il bel volto ridea