Nella città di Minerva,
Ch’è la più degna rovina
Che sia nel mondo, e chi opina
16Diversamente, si serva?
In quella nobile Atene
Che insegna, in verso ed in prosa,
A dire e fare ogni cosa,
20Ed ogni cosa assai bene?
Oh, gli è già tempo parecchio!
Ma (sia notato di volo)
Contro le regole, io solo
24Son diventato poi vecchio.
Siam nati insieme, ed insieme
Siamo a bell’agio cresciuti,
Come rampolli venuti
28Su da un medesimo seme.
Ma tu, tu fosti poi sempre
Di me più lieve e più scura,
Di più flessibil natura,
32Di più cedevoli tempre.