Subito allor mi ricordo
Di qualche nostro poeta,
E per l’affanno e la piéta
116Vorrei poter esser sordo).
Ho un povero stomachino,
Pur troppo!... Infine, sapete,
Datemi quel che volete;
120Ma non mi date del vino.
No, proprio; non ne ho bisogno;
Anzi, s’ho a dir, mi rivolta:
Il vin mi fece una volta
124Sognare un gran brutto sogno.
Era (l’ho bene in memoria)
Era...; ma lasciamo stare:
Non c’è sugo a raccontare
128Una così vecchia storia.
La storia è già molto vecchia,
E non potrebb’esser breve:
Lasciamo star: non si deve
132Svegliare il can che sonnecchia. —