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Alla Selva | 279 |
Parto. Laggiù, lontano,
La rea città m’aspetta,
Albergo disumano
16Che all’uom la morte affretta.
M’aspettano le cure
Fastidïose, amare,
Le mescolanze impure,
20Le disoneste gare,
E la malvagia febre,
Angosciosa ed oscena,
Che le menti fa ebre,
24Che le carni avvelena.
O cara Selva, addio!
Dovunque io muova il piè,
Con tenero desio
28Mi sovverrò di te.
Queste che il core esprime,
Queste ch’ebber lavacro
Di pianto umili rime,
32Al nume tuo consacro.