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L'organo 265


Che hai fatto di quell’amore
     (Anche il ricordo n’hai spento?)
     Che già t’aveva redento
     36Dalla colpa e dall’errore? —

Un’ombra viscida e ghiaccia
     Sembrava uscir d’un avello
     E mi sfiorava la faccia
     40Con ali di vipistrello.

L’organo sotto la volta
     Scura tonava: ove sono
     L’opre che ottengon perdono
     44Anche alla vita più stolta?

Dov’eri, mentre la fame,
     La pestilenza, la guerra,
     Mieteano di terra in terra
     48Le vite povere e grame?

E che facevi allorquando
     L’urlo del dolore umano
     Più si spandeva lontano,
     52Imprecando, supplicando? —