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A un insetto 159


E non sai che a’ miei comandi
       Ho, sto per dir, l’universo,
       Mentre in un piccolo verso
       16Chiudo sogni grandi grandi?

Ah, così grandi o profondi,
       E di sì varie maniere,
       Che stupirebbero i mondi,
       20Se li potesser vedere!

Invece tu, che sei? Nulla.
       Un embrione abortivo,
       Un minuzzolo che frulla,
       24Un briciolo appena vivo;

Che non capisci nïente,
       Che vedi lume a fatica,
       E distingui malamente
       28Un uomo da una formica. —

Ah, non bisogna, mio caro,
       Troppo scherzar con la sorte!
       Ora non v’è più riparo,
       32E morrai di mala morte.