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Lagrime | 149 |
E dal cor che per vana
Speme s’accese e amò,
Fiorivami non so
36Che musica lontana;
Come un puro e solenne
Canto d’angioli santi
Che per cieli raggianti
40Battessero le penne.
Lagrime senza inganno,
Lagrime oneste e care,
Son molti che le rare
44Vostre virtù non sanno.
Voi, mentre discendete
Silenzïose e lente,
Ogni cruccio rodente
48Dall’anima stergete,
Ed ogni voglia impura,
Ed ogni reo pensiero,
Onde s’offusca il vero
52E il cor si disnatura.