E ancora fiori di foco,
Simili a candidi gigli,
A garofani vermigli
16Ed alle spighe del croco;
I quali a gara, dal colle,
Ergean su lucidi steli
Nella grand’ombra de’ cieli
20Le scintillanti corolle.
Ah, bello, bello da senno!
Troppo più bello di quanto
Possa mostrare il mio canto,
24O, per dir meglio, il mio cenno.
La gente stava a guardare
Come intontita, e più d’uno
Scordava d’esser digiuno
28Dall’ora del desinare;
Cioè (se a qualche dottore
Parrà fandonia o bugia,
Ovver calunnia, tal sia),
32Cioè da quasi due ore.