Pagina:Gozzi - Memorie Inutili, vol 2, 1910 - BEIC 1838429.djvu/294

288 memorie inutili

del vostro governo e dovevate anche conoscere che, accusando me e la mia commedia col vostro memoriale, accusavate non solo tutti quelli che avevano letta quell’opera e l’avevano trovata netta da quel peccato che voi pertinacemente voleste in essa, ma accusavate una rispettabile senatoria magistratura di malizia o d’ignoranza, che sulle vostre smanie aveva doppiamente esaminata l’opera mia e, trovato che niente aveva a fare con voi, considerandovi un fanatico, l’aveva nuovamente licenziata per il teatro.

Qual maraviglia che il tribunale supremo non abbia aderito alla vostra falsa querela, per un politico riguardo di non fare uno sfregio ad una ragguardevole senatoria magistratura, il decoro della quale deve essere con austeritá sostenuto in una repubblica, e che doppiamente e diligentemente esaminando l’opera mia con tutte le viste, l’aveva trovata illesa dalle fantastiche colpe che la vostra farfallesca natura aveva facilmente bevute al puro unico fonte d’un’attrice teatrale, e l’aveva licenziata per il teatro di nuovo?

Dovete dire che il vostro memoriale sia stato dettato piú dal livore e dall’avida brama d’una ingiusta vendetta contro me che da una ingenuitá supplichevole per ottenere grazia e giustizia.

Perdonate, caro il mio signor Pietro Antonio, la temeritá mia, che m’induce a riformare un memoriale e a correggere la vostra penna d’oro, che scrisse quella bellissima Orazione gratulatoria per il mio buon amico Giovanni Colombo elevato al grado di gran cancelliere della nostra repubblica; orazione che secondo la vostra fantasia ambiziosetta vi fece tanti invidiosi, siccome riferite nella vostra celeberrima Narrazione.

Perché non è negabile che la vostra leggerezza e le altrui insidiose malignitá v’abbiano esposto a’ schiamazzi delle pubbliche risa sopra una scena, era ben dovere che sul vostro ricorso fosse troncato uno scandalo indecente e turpe, qualunque fosse la causa che lo cagionasse.

Ma scordatevi per un momento, se potete, l’ira e l’odio ciechi ed ingiusti che aveste direttamente verso me e verso la mia commedia nel vergare il vostro vendicativo, mentitore e