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94 memorie inutili


Al Sacchi è noto che la sera della finta caduta della Ricci — strattagemma da lei tentato, per pubblica opinione, e per tale riferto a’ capi dell’eccelso tribunale non so da chi — sullo scandalo rivoltoso avvenuto nel pieno teatro, egli ha spinto in iscena il marito della Ricci medesimo a promettere la riproduzione della commedia per calmare il popolo; ed al Sacchi è noto che i sopraddetti capi dell’eccelso tribunale hanno comandato ad un ministro di condurre al teatro la Ricci la sera di domani alla recita della commedia, né ardisco di interpretare se quest’ordine risoluto sia per rintuzzare la di lei violenza, il che sembra verisimile, o per favorire un inconsiderabile interesse comico.

Non dovrei credere che in tali circostanze il Succhi abbia detto quant’Ella dice di sapere, cioè ch’egli è per dipendere dalla mia volontá per sospendere la commedia, e tuttavia non fo il torto a lei di non credere ch’egli abbia ciò detto.

Forse l’averá detto al degno signor Carlo Maffei qui presente di cui è spesso commensale e da cui riceve continui favori, o ad altra persona giustamente compassionevole del di lei caso afflittivo, e l’avrá detto da comico sopiattone, per nascondere la sua pelle di lupo con quella d’un agnello da me dipendente. Conosco molto piú di lei l’arte istrionica, ch’è quella di coprire i propri errori colla camicia degli altri per cattivarsi il favore in generale del pubblico a diritto ed a torto.

Se è vero quant’Ella mi dice che il Sacchi ha espresso, conscio egli di tutte le sopraffazioni e raggiri usati per spogliarmi di facoltá sulla mia commedia, confesso che quest’ultima è una delle piú nere azioni che potesse usarmi. È però capace d’averla usata. Egli vede benissimo ch’io non posso piú far agire la mia volontá in questo argomento e però esibisce un impossibile che nulla gli costa. L’unica sua intenzione è quella d’avere domani a sera il suo teatro affollato e la cassetta pinza di danaio, e perisca il mondo.

Veramente riflettendo alle cose nate e agli ordini posti da’ tribunali, non solo mi vedo spogliato interamente dalla facoltá ch’Ella pretende di volere in me, ma credo anche il capocomico privo di facoltá.